WINTER-CZ

Winter Critical Zone dynamics in the High Arctic

Partner Scientifici

Il progetto è gestito da un consorzio di cinque partner con competenze complementari.

Logo dell'IGG-CNR

Istituto di Geoscienze e Georisorse (CNR-IGG) – Coordinatore del progetto

Istituto con esperienza nella gestione di due osservatori Critical Zone in ambienti estremi estremi (Colle del Nivolet; Parco Nazionale del Gran Paradiso; Ny Ă…lesund, Svalbard). Il gruppo IGG-CNR, guidato da Antonello Provenzale, Principal Investigator del progetto WINTER-CZ, è specializzato in: misure e analisi dei flussi di gas suolo-atmosfera in ambienti alpini e artici, e la loro relazione con i parametri climatici; chimica e geochimica isotopica delle matrici ambientali; analisi dati e sviluppo di modelli data-driven e process-based del complesso suolo-vegetazione-acqua-atmosfera. 
Ruolo: Coordinamento, progettazione e implementazione della strumentazione, misurazione dei flussi di anidride carbonica e dei parametri metereologici, campionamento e analisi del terreno, gestione dei dati, modellizzazione numerica dei processi della Critical Zone e del ciclo del carbonio.

Logo UniversitĂ  Federico II

Dipartimento di Biologia dell’UniversitĂ  di Napoli “Federico II” (UNINA-DB) 

Dipartimento con estesa esperienza di lavoro in aree remote, incluse le regioni polari, investiga la relazione tra i cambiamenti della biodiversitĂ  e il funzionamento dell’ecosistema in relazione al cambiamento climatico. Ospita il primo programma europeo di Laurea Magistrale per la Biologia in Ambienti Estremi. Il dipartimento ospita al suo interno il gruppo di ricerca per lo studio di comunitĂ  microbiche in ambienti estremi e il loro contributo ai cicli biogeochimici, guidato dal prof. Donato Giovannelli. Questo gruppo combina tecniche classiche di microbiologia con le tecnologie molecolari e computazionali piĂą all’avanguardia per investigare il contributo dei cambiamenti dinamici alla diversitĂ  funzionale delle comunitĂ  estremofile. 
Ruolo: campionamento dei suoli per analisi microbiologiche; tassonomia microbica e analisi funzionale del suolo; incubazione in situ per monitorare i processi metabolici microbici; interpretazione dei processi microbici nel suolo invernale. 

Logo dell'Alfred Wegener Institut

Alfred-Wegener-Institut (AWI)
Istituto che fa parte della Helmholtz Association. Attivo in regioni fredde e temperate, conduce ricerca internazionale multidisciplinare all’avanguardia, sia sul campo che di laboratorio, nel settore delle scienze biologiche, geologiche e climatiche. AWI gestisce un’eccellente infrastruttura in Artico e in Antartide ed è coinvolto in collaborazioni internazionali interdisciplinari. 
Ruolo: supporto alla progettazione e implementazione della strumentazione, alle misurazioni del suolo e del permafrost; analisi degli effetti del cambiamento climatico sull’ambiente Artico, modellizzazione process-based del ciclo del carbonio; gestione dei dati. 

Logo della Queen Mary University of London

Queen Mary University of London (QMUL)

Tra le prime dieci università del Regno Unito. Al suo interno ospita il laboratorio del prof. James Bradley, che si concentra sull’interazione tra i microrganismi e il loro ambiente geochimico e fisico, su scale temporali che vanno dai giorni ai milioni di anni. Il laboratorio studia alcuni degli ambienti più remoti ed estremi, dai siti polari (sia in Artico che in Antartico) alle profondità degli oceani, integrando i modelli e le teorie con le misurazioni e gli esperimenti per capire il cambiamento climatico e i cicli bio-geochimici.
Ruolo: analisi delle interazioni microbi-ambiente; analisi microbica; modellizzazione microbica e biogeochimica.

Logo dell'UniversitĂ  di Colonia

UniversitĂ  di Colonia (UoC)

Una delle piĂą antiche e grandi universitĂ  d’Europa. Al suo interno ospita il laboratorio della prof. Rethemeyer, che utilizza la datazione al radiocarbonio e l’analisi organica geochimica per investigare i cicli del carbonio negli ecosistemi, i processi biogeochimici legati ai microbi e i flussi di gas serra, con un focus in particolare sulle aree con permafrost. 
Ruolo: supporto alla progettazione e implementazione della strumentazione; analisi del ciclo del carbonio nelle aree permafrost. 

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